RIGENERAZIONE URBANA SAN BRANCATO

Committente: Comune di Sant’Arcangelo

Luogo: Sant’Arcangelo (Rione San Brancato)

Anno: 2024

Il progetto, vincitore del concorso svolto nel 2023, si pone alla base di un processo virtuoso di rigenerazione urbana, oltretutto partecipato con la comunità del rione San Brancato. Le soluzioni proposte vogliono offrire un impianto urbanistico moderno a sostegno di un prospero sviluppo del tessuto sociale ed economico di uno dei luoghi più strategici della Val D’Agri.l

Gruppo di progettazione:
DFG Architetti Associati
– Architetto Rossella Leone
– Ingegnere Francesco Leone
– Ingegnere Maria Cristina Marino
– Architetto Vincenzo Autiero


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Il progetto propone una rivisitazione dell’attuale piano del traffico veicolare. L’obiettivo è quello di “scaricare” le arterie urbane centrali dal traffico di attraversamento veloce, cioè dai flussi tra la SS 598 e Sant’Arcangelo (direttrice est) o Roccanova (direttrice ovest), prevedendo il dirottamento di tali flussi su vie di scorrimento “tangenziale”. La riduzione del carico veicolare in tutta Viale Europa e conseguentemente anche in Corso XX Settembre, permetterà di istituire in questi tratti una viabilità a senso unico, in modo tale da ridurre le sezioni carrabili e implementare i percorsi pedonali, creare una nuova pista ciclabile e organizzare nuovi parcheggi a supporto degli assi commerciali e dei servizi della città. Le traverse ai nuovi corsi consentiranno una viabilità circolare intorno agli “isolati” del tessuto urbano, per garantire un flusso scorrevole e organizzato, oltre a fornire ulteriori parcheggi a supporto delle attività commerciali presenti e di quelle future.
Il progetto propone la creazione di una nuova rotatoria all’estremità ovest del tratto oggetto di intervento, in corrispondenza dell’intersezione tra Viale Europa, Via Sicilia e Via Scotellaro, che risolverà un nodo viabilistico complesso e caratterizzato da notevoli problemi di sicurezza. Specularmente si andrà a potenziare la rotatoria all’estremità est, in corrispondenza del bivio per Sant’Arcangelo. La nuova viabilità veicolare su Viale Europa e su Corso XX Settembre sarà caratterizzata da sezioni carrabili ridotte rispetto a quelle attuali, per la creazione dei sensi unici. Buona parte della sezione “guadagnata” sarà assegnata a nuove fasce di parcheggi in linea che adegueranno la dotazione di posti auto di San Brancato agli standard necessari oltre quella porzione necessaria ad adeguare la larghezza dei percorsi pedonali e ad inserire la nuova pista ciclabile. L’intervento più significativo della proposta progettuale è la riduzione della rotatoria nell’intersezione di Viale Europa con Viale Isabella Morra per la creazione di una nuova grande piazza, vera porta della città per chi arriva dalla SS 598. Grazie alla sua posizione, questo nuovo luogo della socialità, accogliente e rappresentativo, dominerà viale Morra e godrà della quinta scenica del rilievo boschivo alle sue spalle. La conformazione a trapezio della nuova piazza la rende idonea a rappresentazioni ed eventi di qualsiasi tipo, e potrà essere adornata da una fontana a pavimento, attivabile in base al programma delle attività. La nuova piazza conferisce continuità al passeggio tra i due tratti centrali del corso, ad oggi interrotti da una via di immissione alla rotatoria (la prosecuzione di via Mastrosimone). Anche Piazza Merlino sarà ripensata in termini di pavimentazione, arredo urbano e sistemazione del verde per valorizzare quanto più possibile il collegamento con la piazza della Chiesa di San Giuseppe Operaio, marcando e rendendo più visibile il passaggio tra i due luoghi urbani. Altro intervento strategico è la creazione di una rampa tra Piazza Merlino e Piazza Carlo Levi, a fianco della scalinata preesistente e in sostituzione dell’edificio riservato ai bagni pubblici, da tempo in disuso. Questa rampa rappresenta un’importante short-cut per ciclisti, persone con disabilità o persone con mobilità ridotta che sono oggi costrette a percorrere un tratto notevolmente più lungo passando da Viale Morra. Un altro intervento proposto, sicuramente non strutturale ma comunque importante, è quello di ricavare un’ulteriore piazza dall’area pertinenziale del centro polifunzionale, che si trova oltrettutto di fronte ad un altro slargo pedonale determinato dal distacco dalla strada degli edifici prospicienti. Anche questo spazio potrebbe diventare luogo di ampio respiro architettonico, in cui poter svolgere anche attività legate all’importate infrastruttura urbana. Nei tratti riservati quasi esclusivamente ai flussi, prevalentemente lungo l’asse commerciale, i marciapiedi vengono considerevolmente allargati, riportando la loro sezione a dimensioni maggiori o uguali a 1,50 m come previsto dalla normativa, e viene integrata una pista ciclabile a doppio senso di marcia che collega le due testate del progetto. Sarà prevista una viabilità ciclabile leggera mista ai percorsi pedonali lungo via Mastrosimone, i giardini comunali e via G. Schifini per ricavare un anello esterno che colleghi le aree verdi da valorizzare.
Tutti i nuovi spazi sono pensati per essere totalmente accessibili e fruibili da tutti, ossia privi di qualsiasi barriera architettonica.
Il progetto prevede il potenziamento degli assi verdi nel sistema dei “corsi”, quindi Viale Europa, Corso XX Settembre e una nuova direttrice lungo Via Mastrosimone. Quest ultimo tratto riveste un’importanza particolare perchè collega il centro urbano ai giardini della villetta comunale, ad oggi poco valorizzati e poco fruiti dalla collettività, oltre al campo sportivo di tennis. Inoltre la presenza di un rilievo boschivo nell’area immediatamente sovrastante offre l’opportunità di creare un nuovo parco urbano grazie alla creazione di semplici percorsi naturalistici lungo le curve di livello, che potranno offrire punti panoramici e un collegamento visuale con Sant’Arcangelo. Il progetto mira alla ricostituzione di una rete “verde” continua, in grado di connettere e legare ogni ambito urbano, mediante la piantumazione di nuove alberatura, la creazione di nuove aiuole e spazi verdi, anche rilocalizzando le piante che ad oggi costituiscono un ostacolo visivo, percettivo e anche fisico alla fruizione dei luoghi.
Il verde riveste grande importanza nel progetto, non solo per il decoro, la salubrità e la qualità architettonica degli spazi, ma anche per la sostenibilità e gli aspetti eco sistemici che rappresentano oggi alcuni dei principali temi della contemporaneità. Le alberature preesistenti saranno quanto più possibile mantenute e valorizzate mentre nuove alberature saranno realizzate lungo i tratti periferici di Viale Europa e nelle piazze centrali, in modo armonico e concorde ai flussi ciclo-pedonali e alle aree di sosta previste. Ampie superfici saranno destinate ad aiuole, inserendosi nel disegno geometrico degli spazi pubblici e andando a costituire, insieme alla pavimentazione drenante di piazze e percorsi pedonali, la necessaria pavimentazione filtrante che il cambiamento climatico e la cementificazione sconsiderata avvenuta negli ultimi decenni nelle nostre città e nel nostro territorio ci impongono di integrare come necessaria misura contro il rischio idrogeologico. Il verde sarà sempre più necessario al mantenimento delle condizioni di salubrità e al controllo termico e igrometrico nei nostri centri urbani, che dovranno cedere sempre più superficie minerale-impermeabile a favore di pavimentazioni vegetali-filtranti.
Il progetto mira alla creazione di uno spazio quanto più possibile unitario e continuo dedicato ai flussi ciclo-pedonali e soprattutto ai luoghi della socialità. La nuova pista ciclabile a doppio senso di marcia si svilupperà lungo tutto l’asse est-ovest (Corso Europa). Sarà prevista una viabilità ciclabile leggera mista ai percorsi pedonali lungo via Mastrosimone, i giardini comunali e via G. Schifini per ricavare un anello esterno che colleghi le aree verdi da valorizzare.
L’intervento più significativo della proposta progettuale è la riduzione della rotatoria nell’intersezione di Viale Europa con Viale Isabella Morra per la creazione di una nuova grande piazza, vera porta della città per chi arriva dalla SS 598. Grazie alla sua posizione, questo nuovo luogo della socialità, accogliente e rappresentativo, dominerà viale Morra e godrà della quinta scenica del rilievo boschivo alle sue spalle. La nuova piazza conferisce continuità al passeggio tra i due tratti centrali del corso, ad oggi interrotti da una via di immissione alla rotatoria (la prosecuzione di via Mastrosimone). Sarà un salotto verde e accogliente che si configurerà come la vera e propria porta alla città, mostrando fin da subito una preminente attenzione alla vita sociale nell’agorà, alla mobilità sostenibile, alla consapevolezza ambientale ed ecologica. L’idea secondo cui ci saranno sempre meno macchine e sempre più biciclette, monopattini, mezzi pubblici e mezzi privati elettrici si attua nella riconfigurazione spaziale e urbanistica del centro di San Brancato, innescando un meccanismo di trasformazione non solo architettonica ma culturale. La nuova piazza centrale si aggiunge alle altre tre piazze preesistenti che saranno riqualificate mediante nuova pavimentazione, nuovo disegno dell’arredo urbano e alla riconfigurazione del verde, tutte operazioni che avranno l’obiettivo di riconnettere fisicamente e percettivamente le agorà di San Brancato. Una nuova rampa si affiancherà alla scalinata tra Corso Europa e Piazza Carlo Levi, risolvendo una problematica barriera architettonica.
La nuova piazza permetterà di riconnettere i due tratti esistenti della passeggiata principale senza soluzione di continuità, creando un percorso pedonale continuo, sicuro e qualitativo dal punto di vista architettonico. Inoltre, la nuova piazza rappresenterà un punto di interscambio con Corso XX Settembre, la scuola primaria e un nuovo asse verde, che si configurerà automaticamente lungo via F. Mastrosimone, che porta ai giardini della Villetta Comunale e al nuovo parco urbano naturalistico da realizzarsi eventualmente sul rilievo boschivo sovrastante il campo da tennis.
I nuovi marciapiedi saranno dotati di rampe e attraversamenti idonei al superamento delle barriere architettoniche esistenti. L’introduzione del senso unico e la contestuale riduzione della sezione carrabile rendono disponibile una fascia di 2,3 m circa lungo il lato nord, che permetterà la creazione di un sistema di parcheggi in linea lungo diversi tratti di Viale Europa. Ciò permetterà di adeguare la dotazione di parcheggi agli standard, risolvendo oltretutto gli attuali problemi di sosta non regolamentata, e i relativi problemi di sicurezza stradale. Il sistema del verde sarà potenziato da nuove alberature che verranno messe a dimora tra i nuovi parcheggi. Esse sostituiranno gli alberi preesistenti che oggi rappresentano un ostacolo alla fruizione e accessibilità dei marciapiedi e un vero e proprio pericolo per il pedone. La sezione carrabile è costituita da 3,5 m di carreggiata e da 1 m di banchina, in modo tale che, in caso di emergenza, sia possibile il passaggio di un mezzo di soccorso in concomitanza alla presenza di un altro eventuale autoveicolo.
La realizzazione della nuova sezione stradale, dunque, amplierà i marciapiedi e organizzerà i parcheggi. Il progetto propone l’abbattimento della recinzione del centro polifunzionale e l’integrazione del relativo piazzale con il marciapiede, configurando, di fatto una nuova piazzetta.
Il progetto pone grandissima attenzione al potenziamento del sistema delle agorà preesistenti, le tre piazze esistenti di San Brancato: Piazza Carlo Levi, Piazza Merlino e Piazza San Giuseppe. A queste si aggiunge la nuova piazza in testata su Viale Isabella Morra. Ciascuna delle tre piazze, ad oggi scollegate l’una dall’altra, rappresentano luoghi a sé stanti, inadatti, a causa della loro conformazione e dell’assenza di un disegno unitario, a connettere i diversi ambiti urbani. La volontà del progetto è quella di eliminare le barriere fisiche e percettive tra le tre piazze e i percorsi pedonali, creando un continuum quanto più possibile unitario tra i diversi scenari, mantenendo e valorizzando allo stesso tempo le peculiarità di ciascun luogo.
Il progetto mira alla creazione di un impianto urbano articolato in ampi percorsi e in un sistema di piazze verdi che rappresenteranno un vero e proprio motore di sviluppo economico per tutti i tipi di attività, sia quelle esistenti, ma anche le nuove, attratte dagli elevati standard qualitativi urbani e architettonici. Si pensa soprattutto alle attività ricettive imprenditoriali e non, attività ristorative complementari e mancanti rispetto a quelle esistenti, attività terziarie, finanziarie, logistica e IT, legate soprattutto ad un turismo strategico che San Brancato può e deve sviluppare, in ragione della sua posizione vantaggiosa nel suo territorio.

Il progetto vuole restituire ai cittadini i loro spazi di socialità, il loro verde, le loro infrastrutture di mobilità sostenibile grazie ad un disegno geometrico semplice che ristabilisca un dialogo architettonico tra i pieni e i vuoti esistenti. Il nuovo disegno vuole marcare l’impostazione a pettine esistente in vari punti del tessuto, così come gli edifici ex-Ina che accompagnano il passeggio nel cuore del centro e che anche grazie alla loro storicizzazione risultano tra i manufatti di maggior interesse e valenza storico-identitaria.

Come in tutte gli esempi più virtuosi di rigenerazione urbana il cambiamento della fruizione di una parte così importante della città presuppone un graduale cambiamento percettivo e comportamentale indotto da uno scenario urbano più salubre, più fruibile, più sociale e maggiormente qualitativo dal punto di vista architettonico, che porterà progressivamente all’adozione di abitudini direzionate ad una mobilità sostenibile (pedonale, ciclabile o pubblica). Dalla città pensata per l’automobilista si passa dunque ad una città pensata per il cittadino, in grado di spostarsi velocemente ed agilmente con i mezzi pubblici, grazie ad una viabilità sempre meno congestionata, o a piedi o in bicicletta o in monopattino. Gli “utenti della città” rafforzano la percezione dello spazio urbano come luogo di incontro, di svago, di sosta, riconoscendosi in una identità urbana, architettonica e comunitaria sempre più autentica e originale.

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